La fertilità del suolo è data da una corretta combinazione di proprietà fisiche, chimiche e microbiologiche che interagiscono tra di loro.
Attraverso la conoscenza dell’aspetto microbiologico del suolo si arriva a comprenderne la salute, il livello di stress e, eventualmente, il suo livello di degradazione.
Negli anni i concimi minerali hanno assicurato sempre buone produzioni e compensato il deficit organico del suolo, ma questo non è sufficiente. Infatti, con il progresso del mondo biotecnologico oggi è possibile migliorare e ottimizzare la componente fertilità del suolo in modo da ottenere i migliori risultati.
Nel terreno i microrganismi espletano azioni molto importanti, e possono essere utilizzati come bio-fertilizzanti, bio-attivatori e bio-protettori. In particolare i microrganismi agiscono producendo una vasta gamma di enzimi utili alla piante, stimolandone le difese endogene e lo sviluppo.
Microtech Complex Activator
Per favorire questi effetti i laboratori Microspore hanno sviluppato Il Microtech Complex Activator, un complesso a elevata concentrazione di microbi multitasking del suolo (batteri PGPR e funghi). Questi microrganismi promuovono il rilascio di fitormoni, come le auxine, nella rizosfera, e stimolano la moltiplicazione, la distensione cellulare e lo sviluppo radicale. Inoltre aumentano la disponibilità di nutrienti nel terreno, in particolare di fosforo e microelementi (ferro, manganese, zinco ecc.).
Uno dei modi più comuni che i microrganismi adottano per migliorare nelle piante l’assorbimento di sostanze nutritive è la modifica dei livelli degli ormoni vegetali andando ad influire sull’architettura radicale, aumentandone la massa e la ramificazione, e facendo aumentare la quantità di peli radicali. In queste condizioni si verifica anche un incremento in volume dell’apparato radicale e di conseguenza viene migliorato l’assorbimento di acqua e degli elementi nutritivi.